AAA “rospisti” cercasi

E’ questo l’appello emerso al termine de “Una sera per gli anfibi”, il primo incontro del ciclo dei “Lunedì della Rete”, tenutosi il 27 febbraio a Borgo Valsugana.
A una prima parte dove la naturalista Stefania Dal Prà ha illustrato le specie di anfibi presenti in Trentino e in particolare in Valsugana, mettendo in evidenza le caratteristiche biologiche, morfologiche e di comportamento di rane, rospi, salamandre e tritoni, è seguita la presentazione del progetto “Save the prince” ad opera di Aaron Iemma, presidente di WWF Trentino.
Si tratta dell’iniziativa di salvataggio di rane e rospi durante la loro migrazione primaverile che dai luoghi di svernamento porta questi animali a qualche centinaia di metri (fino a un paio di chilometri) di distanza per arrivare nelle zone umidi di riproduzione. Nel corso del tragitto sono spesso costretti ad attraversare strade anche molto trafficate venendo schiacciati a centinaia anche a causa dell’estrema lentezza dei loro movimenti.
E’ il caso ad esempio della provinciale che dai campeggi sul lago di Levico Terme porta a Tenna, oppure lungo la vecchia strada provinciale che sempre da Levico porta a Pergine costeggiando il lago, o ancora sulla strada provinciale del Tesino all’altezza di Pradellano.
Ecco allora che è indispensabile l’aiuto umano per evitare la strage di questi animali importanti per la biodiversità del nostro territorio.
Da marzo e per poco più di un mese si deve intervenire al calar della notte raccogliendo i rospi da un lato della strada e trasportandoli in un secchio sul lato opposto, portandoli così al sicuro.
Dotati di giubbotto catarifrangente, stivali, guanti, frontalino e secchio i volontari trascorrono così una-due ore mettendo in salvo centinaia di animali.
A titolo di esempio nella primavera 2022 sono stati così trasportati circa 1.000 rospi e 1.900 rane a Pradellano, oltre 1.300 rospi sulla provinciale di Tenna, ridotti a un paio di centinaia lungo la “Vecchia” di Levico anche per l’encomiabile intervento del Servizio Aree protette della PAT che ha provveduto a chiudere il transito veicolare sulla strada nelle giornate di massima migrazione.
Per qualche settimana di inizio primavera l’impegno è quindi piuttosto intenso e la presenza di qualche volontario in più sicuramente non farebbe male.
Se qualcuno fosse interessato a prendere parte a questa attività può contattare i referenti del progetto all’indirizzo
salvataggioanfibi@gmail.com.

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