La cannuccia di palude (Phragmites australis) è una pianta perenne tipica di aree umide e molto presente nelle zone umide della Rete di Riserve del fiume Brenta. Vive lungo i margini di laghi, fiumi, in ambienti paludosi e acquitrinosi e ricchi di sostanze nutritive; si spinge dalla riva verso l’interno dell’acqua e arriva a vivere bene in acque profonde fino a circa 1,5 metri formando densi popolamenti caratteristici, i “canneti”.
Nella Rete di riserve del fiume Brenta, sono visitabili alcune aree protette in cui la cannuccia la fa da padrona come il Canneto di Levico o i Canneti di San Cristoforo.
La cannuncia è una pianta alta fino a 3 metri dai fusti sottili, duri e flessibili, nodosi, non ramificati. La cannuccia si ancora al fondo tramite radici e fusti sotterranei che formano una sorta di reticolo nel fango del fondale.
Le foglie sono di colore grigio-verde, lanceolate e appuntite, con il margine tagliente; larghe circa 5 cm e lunghe fino a 30 cm.
I fiori della cannuccia sono disposti a formare delle pannocchie leggermente pendenti, alte fino a 40 cm, di colore violetto o bruno, costituite a loro volta da spighette di 3-6 fiori ciascuna. Fiorisce da luglio a settembre. I frutti maturano verso gennaio e sono piuttosto rari.
La cannuccia di palude è una pianta che, formando canneti, è importantissima perchè offre riparo a diverse specie specie di uccelli tipiche della rete del fiume Brenta come la cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus) o la folaga (Fullica atra).