Il gambero di fiume nella Rete

Il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) è un crostaceo d’acqua dolce considerato ottimo
indicatore della qualità delle acque in quanto predilige piccoli corsi d’acqua e laghi caratterizzati da
elevata naturalità. Si tratta di una specie ombrello perché la sua conservazione porta indirettamente
alla salvaguardia di molte altre specie dell’ecosistema.
Le popolazioni di A. pallipes hanno subìto un forte declino nel corso dell’ultimo secolo; la specie presenta infatti un tasso di estinzione molto elevato sia a livello nazionale che europeo essendosi ridotta, nel corso degli ultimi dieci anni, di oltre il 50% a causa del declino degli habitat disponibili, dell’inquinamento, dell’eccessivo prelievo di individui, dell’introduzione di specie alloctone e di parassiti.
La specie rappresenta quindi una priorità di conservazione poiché, senza interventi specifici volti alla riduzione delle minacce e all’incremento delle popolazioni, esiste la concreta possibilità della sua estinzione nel medio breve termine.

Dalla relazione finale sugli “Studi a sostegno della riqualificazione del patrimonio naturale e dei siti di alto valore naturalistico della Rete di Riserve del fiume Brenta” recentemente consegnataci dal MUSE-Museo delle scienze apprendiamo che sono 41 i siti all’interno della nostra Rete (o nelle immediate vicinanze) individuati come potenzialmente idonei a ospitare popolazioni del gambero di fiume e la presenza della specie è stata accertata per nove corsi d’acqua e un lago, dove tutte le popolazioni campionate risultano essere ben strutturate. Per tre di questi siti si tratta di nuove segnalazioni rispetto a quanto si conosceva, mentre in due siti dove la presenza era stata segnalata negli anni scorsi il gambero di fiume sembra scomparso.
In sei siti è stata invece confermata la presenza della specie aliena invasiva gambero di fiume americano (Orconectes limosus): laghi di Levico, Caldonazzo Madrano, Canzolino, Costa e Rio Val Guarda.
I principali fattori di minaccia riscontrati nei siti di presenza del gambero di fiume consistono nel mancato rispetti del deflusso minimo vitale di alcuni corsi d’acqua, dall’isolamento e dalla precarietà dell’habitat, dall’interruzione della continuità dei torrenti (per la presenza di briglie) e dalla presenza delle specie aliene invasive del gambero americano e del visone americano.

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