Il lupo: conoscerlo per conviverci

Un auditorium di Vigolo Vattaro strapieno ci ha accolti nella serata di lunedì 27 marzo per il secondo appuntamento de “I lunedì della Rete” organizzati dalla Rete in collaborazione con WWF Trentino.
L’argomento dell’incontro era in effetti piuttosto stuzzicante, essendo il lupo l’oggetto del contendere.
Più di 100 persone hanno ascoltato con estrema attenzione Francesco Romito, fotografo naturalista presidente dell’associazione “Io non ho paura del lupo”, che in maniera estremamente neutra ha fornito dati sulla distribuzione dei circa 3.300 esemplari presenti in Italia, sulle abitudini dell’animale, sulle sue caratteristiche morfologiche, ecc.
Il lupo è arrivato spontaneamente in Trentino e verosimilmente ci rimarrà. E’ un animale che ha paura dell’uomo e lo evita, ma si deve lavorare per consentire una coesistenza fra l’uomo e il carnivoro, lavorando molto sull’informazione corretta, sulle attività di prevenzione delle predazioni (reti, cani da guardiania, ricoveri in quota per i pastori, ecc.).
Molto spazio è stato dato, anche nel corso del dibattito finale, al comportamento da tenere con i cani, che nel momento in cui li si portano in bosco devono essere tenuti sotto controllo.
I danni che questa specie provoca dal punto di vista economico sono irrisori rispetto ad esempio a quanto causato dai cinghiali o, addirittura, dagli storni che nella zona del Prosecco danneggiano a volte irrimediabilmente le uve.
Come ha ricordato in chiusura il sindaco Paolo Zanlucchi, dall’incontro usciamo tutti arricchiti di informazioni; Romito non ha fatto vedere se il lupo è bello o è brutto, ma ha informato facendo capire che la questione è sicuramente complessa e che il ritorno di questo abitante dei nostri boschi ci farà magari un po’ cambiare le abitudini mettendo in atto qualche accorgimento.

Che qualcuno abbia paura è normale, come si può avere paura delle vipere, delle vespe o dei temporali

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