La guida di Inghiaie e dintorni

Partecipazione attenta e molto numerosa alla serata di mercoledì 22 maggio nella sala consiliare del Comune di Levico Terme per la presentazione della guida della Riserva naturale “Inghiaie” e del pieghevole con la mappa delle aree protette dei dintorni di Levico.
E’ stata anche l’occasione per ringraziare per la collaborazione data alla Rete in questi anni dall’ex assessore all’ambiente del Comune, Paolo Andreatta e per dare il benvenuto al neo assessore Lorenzo Garollo, alla sua prima uscita ufficiale.
Antonella Agostini ha riassunto il percorso che ha portato alla realizzazione dei due prodotti per poi lasciare spazio a Stefano Cavagna, autore dei due lavori assieme a Sonia Cian, che ha illustrato le caratteristiche di “Inghiaie” ricordando innanzitutto come questa sia riserva naturale sia ormai uno degli ultimissimi tasselli di territorio che ci rammentano come era la Valsugana fino ad alcuni secoli fa. Il limite a valle dell’area è caratterizzato dal rio Vena, anzi dal “fiume Vena”, perché nonostante le ridotte dimensioni si tratta di un vero e proprio fiume di risorgiva con tutte le peculiarità di questi corsi d’acqua, prime fra tutte la costanza di portata nel corso di tutto l’anno e la purezza dell’acqua. Alzandoci di quota (si parla di pochissimi metri!) passiamo al bosco ripariale, ai prati umidi e poi al bosco “più classico”, in un’alternanza di paesaggi estremamente suggestivi. Non mancano le particolarità florofaunisitche, come la presenza della lampreda padana, un pesce “primordiale” che vive solamente in acque dolci di ottima qualità come è appunto il “fiume” Vena e la Liparis loeselii, una piccola orchidea molto rara che a Inghiaie è ancora presente.
Franco Frisanco ha poi illustrato con dei flash la storia delle bonifiche in Valsugana che hanno interessato anche tutto l’intorno di Inghiaie mentre la chiusura è stata fatta da Cinzia Roat e da due giovani ex studenti dell’Istituto agrario di San Michele che hanno presentato le conclusioni dello studio triennale sulle riserve di “Barucchelli” e “Pizé” elaborato da due classi della scuola negli anni scorsi.

La serata ha in definitiva messo in evidenza l’importanza di conservare queste aree naturali, veri e propri scrigni di biodiversità.

Copie della guida e della mappa sono disponibili all’APT Valsugana-Lagorai, alla biblioteca di Levico Terme e alla sede della Rete di Riserve.

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