Il fiume, uno scrigno di biodiversità, un insieme di ambienti diversi che a pochi metri di distanza ospitano animali e flora variegati.
Basta soffermarsi qualche minuto per scoprire sorprendenti creature dai tricotteri ai collemboli agli effemerotteri, solo per citarne alcuni.
E anche ciascuno di noi può diventare un “custode dell’acqua” grazie al progetto di citizen science “Water observer”, con il quale possiamo prenderci cura di uno specifico punto di un corso d’acqua analizzandone mensilmente le caratteristiche fisiche e chimiche e arricchendo così il database sulla qualità delle acque fluviali .
Grazie a Bruno Maiolini, Tommaso Bonazza e al comitato Acque Trentine , a Davide Loperfido e ai Water whisperers e ad Associazione per il WWF Trentino nella mattinata di sabato 3 maggio abbiamo toccato con mano i multiformi aspetti dell’habitat fluviale entrando nei meandri del fiume Brenta.










