I “Lunedì della Rete” ci hanno portato questa volta a conoscere un mondo estremamente affascinante: quello delle api e degli altri insetti impollinatori, fondamentali per la sopravvivenza della vita sulla Terra.
L’appassionato entomologo Nicola Orempuller ci ha fatto conoscere il mondo delle api, ma soprattutto di quelle selvatiche che in Italia sono rappresentate da ben 1.200 specie sulle 2.000 che vivono in Europa.
Mentre siamo abituati alle colonie con migliaia di api mellifere, la stragrande maggioranza delle specie di api selvatiche è solitaria, con individui che depongono le uova nel legno, nelle piante o nel terreno. Abbiamo poi capito che queste api, non dovendo difendere un nido con una colonia, non sono aggressive, non pungono se non in casi estremi e tendono invece a scappare.
Abbiamo poi imparato a riconoscere le vespe dalle api, e poi alcune delle specie di api che popolano i nostri campi e ancora che è importante lasciare le “erbacce” nei campi per dare alle api l’opportunità di bottinare su specie diverse e poi magari creare dei piccoli “hotel” a loro destinati.
Api, ma anche vespe: denigrate ma molto importanti, come i calabroni, anche per aiutarci: gli adulti di queste specie, che si alimentano di nettare sono infatti degli ottimi impollinatori; carnivore sono solo le larve e tra gli alimenti da loro preferiti ci sono diversi tipi di bruchi che infestano i nostri orti; vespe e calabroni sono quindi molto importanti anche per noi.
Grazie a Nicola Orempuller abbiamo imparato queste e molte altre cose sul mondo degli insetti impollinatori, uscendo dalla serata con una visione molto più positiva di queste numerosissime specie di insetti, fondamentali per la nostra vita (il 75% di tute le piante non esisterebbero se mancassero gli insetti impollinatori) e molto meno “cattivi” di quanto comunemente pensiamo.