Per gestire in modo unitario il territorio di competenza attraverso la salvaguardia e il sostegno delle attività locali tradizionali, il mantenimento in uno stato di conservazione adeguato le specie e gli habitat dei siti Natura 2000 e la promozione del territorio in un’ottica di sostenibilità, come previsto dalla normativa vigente la Rete di Riserve fiume Brenta si è dotata di un Piano di gestione, approvato dalla Conferenza della rete nella seduta del 3 marzo 2021.
Di durata dodecennale il Piano di gestione è partito dai documenti esistenti e da quanto emerso nel corso del percorso partecipativo sviluppatosi fra il 2019 e il 2020.
Comprende studi, monitoraggi e piani, attività di comunicazione, didattica e formazione, iniziative di sviluppo locale sostenibile, altre rivolte alla fruizione e alla valorizzazione delle aree di interesse ambientale e una nutrita serie di interventi concreti di conservazione e di tutela attiva degli habitat, della flora e della fauna presenti nelle 34 aree protette del territorio della Rete, oltre naturalmente alle attività di coordinamento.
In totale una settantina di azioni che saranno realizzate con i fondi specifici messi a disposizione dalla LP 7/2011 che ha istituito le Reti di riserve provinciali, dagli enti sottoscrittori dell’accordo oltre che con i finanziamenti che si riusciranno ad ottenere presentando specifici progetti sui bandi del Programma di Sviluppo Rurale ma anche su altri programmi, europei e non.