Identikit
La salamandra pezzata (Salamandra salamandra) è un anfibio urodelo con corpo nero provvisto di macchie gialle più o meno estese e numerose con un corpo che può arrivare ad una lunghezza di 15 cm circa compresa la coda. Il corpo tozzo è ricoperto da piccole ghiandole, le quali secernono una sostanza alcaloide irritante e dal gusto sgradevole che ha la funzione di proteggere la pelle dalle infezioni batteriche, dalla disidratazione e dai predatori. Ha il capo appiattito e piccolo da cui sporgono gli occhi rotondi ed evidenti.
Habitat ed ecologia
La salamandra pezzata abita in boschi freschi e umidi, specie di latifoglie, attraversati da piccoli corsi d’acqua, fondamentali per la riproduzione. E’ un animale schivo attivo per lo più quando l’umidità dell’aria è elevata, soprattutto di notte o di giorno quando piove o il cielo è coperto. Le salamandre trascorrono il giorno sotto le foglie marcescenti della lettiera, negli spazi e nei fori tra le radici degli alberi e dei ceppi in decomposizione, sotto le pietre, nei cunicoli sotterranei scavati dai piccoli mammiferi, nelle fessure delle rocce o nelle grotte. La salamandra si nutre degli invertebrati che vivono nella lettiera del bosco come molluschi, millepiedi, isopodi, forficule, carabidi e lombrichi.

Mircea Nita (libreria Flickr)

Le salamandre sono anfibi ovovivipari (l’uovo si sviluppa nelle sue prima fasi, all’interno dell’ovidotto della femmina). Il maschio, durante il rituale di corteggiamento, depone a terra una spermatofora (=un sacchetto contenente gli spermatozoi) che poi viene acquisita dalla femmina al termine del rituale. In primavera, più o meno in aprile, le femmine partoriscono le larve, circa 20-40, immergendo la parte posteriore del corpo in acque correnti abbastanza calme. Le larve hanno una lunghezza di 2,5-3 cm, hanno branchie esterne ben ramificate e sono esclusivamente carnivore, si cibano dei piccoli invertebrati presenti nell acqua come le larve di efemerotteri e tricotteri, minuscoli crostacei e vermi anellidi. A loro volta esse sono spesso vittime di predazione da parte di pesci e giovani Natrici dal collare. In base alla temperatura dell’ambiente il periodo di sviluppo delle larve può durare da 3 a 5 mesi.
Quando lasciano l’acqua sono ormai delle piccole salamandre di 5-7 cm con tutti organi interni adattati alla vita terrestre (scomparsa delle branchie).
Si pemsa che la maturità sessuale sia raggiunta a circa 4 anni d’età e che la massima longevità delle dalamandre sia di 12 anni circa.
In Italia è ben diffusa nella zona alpina, dove si spinge fino ai 1800 m s.l.m. Nella Rete di riserve del fiume Brenta è stata trovata nei fossi agricoli del perginese, a Pizé di Levico dove è storicamente segnalata, nei fossi vicini alla baita dei Prati di Monte o nelle pozze ai margini del Rio Sella. Inoltre, è possibile trovarle nei boschi ripariali di Fontanazzo o della Palude di Roncegno.
Come sta?
La salamandra pezzata è considerata dall’IUCN una specie di minor preoccupazione per quanto riguarda la sua conservazione. Tuttavia, è una specie che può essere minacciata da diversi fattori che possono causare la distruzione e il degrado dei suoi habitat (captazioni delle sorgenti, introduzione di predatori alloctoni (Salmonidi), inquinamento delle acque) e da una gestione forestale non compatibile. In diverse aree le popolazioni sono soggette a forte mortalità per traffico automobilistico.
