Reintroduzione gambero di fiume (2022-24)

All’interno dell’azione C10 del progetto LIFE TEN (2012-2017) è stato realizzato anche il piano di gestione per il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) in Trentino.
L’esperienza, maturata nel corso dei cinque anni di svolgimento del progetto, ha messo in luce la necessità di adottare misure urgenti per la conservazione della specie sul territorio provinciale. Ogni anno si assiste infatti alla scomparsa di popolazioni che, già segregate in aree limitate, non riescono a far fronte a eventi catastrofici di origine naturale o antropica, al degrado ambientale, alla diffusione della cosiddetta ”peste del gambero” e alla concorrenza delle specie aliene (Orconectes limosus e Procambarus clarkii)
Il piano ha fornito:
• informazioni sulle caratteristiche della specie (biologia ed ecologia), sulle conoscenze acquisite attraverso studi recenti effettuati Trentino (distribuzione, stato di conservazione, variabilità genetica delle popolazioni native e principali minacce, oltre alla distribuzione di popolazioni alloctone) e sulla normativa vigente in materia di specie minacciate e alloctone;
• metodi per il monitoraggio e lo studio delle popolazioni e dei loro habitat;
• un piano d’azione per la realizzazione e la gestione di allevamenti, di progetti di ripopolamento/reintroduzione e di creazione/riqualificazione di habitat;
• metodi per l’identificazione, la prevenzione e la mitigazione dei fattori di minaccia;
• modalità di organizzazione dei dati e delle informazioni;
• proposte per l’attuazione di azioni divulgative;
• priorità d’intervento e organizzazione delle azioni d’intervento.

Nel passato il gambero di fiume “nostrano” era diffuso in maniera significativa nei corsi d’acqua del territorio della Rete di Riserve del fiume Brenta, andando però poi ad estinguersi in alcune località e a trovarsi in grave difficoltà in altre.
Lo “Studio a sostegno della riqualificazione del patrimonio naturale e dei siti di alto valore naturalistico e verifica dell’efficacia delle misure di conservazione di specie di interesse comunitario all’interno della Rete di Riserve fiume Brenta” realizzato dal MUSE (azione B2 del programma di attività della Rete) ha portato alla luce, grazie a monitoraggi svolti nel 2019, 2020 e 2021, la situazione attuale del gambero di fiume e dei due gamberi alieni.

L’azione F3 del programma di attività 2018-2022 della Rete prevede un intervento per la reintroduzione dell’A. pallipes (qui il piano per la reintroduzione) in una o più zone, portando avanti contemporaneamente un intervento di contenimento dell’O. limosus, dalla ZSC Lago Costa, considerato che ne è stata rilevata la presenza.
A tal fine la Conferenza della Rete ha affidato uno specifico incarico alla Fondazione E. Mach.
Nel giugno 2023, durante la campagna di eradicazione dell’O. limosus da lago Costa è stata qui a sorpresa riscontrata la presenza anche del P. clarkii, per cui è stata attivata con urgenza un’azione per la rimozione anche di questa specie, ben più pericolosa dell’O. limosus per la biodiversità.
La campagna di reintroduzione dell’A. pallipes si è concentrata nella ZSC Palude di Roncegno